Viaggio nel tempo con il Nostalgia Club - Nostalgia Club Auto e Moto d'Epoca

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La collezione dei veicoli.
...le auto e le moto del club.
La collezione di auto e moto del Nostalgia Club:
Pagina in allestimento. A seguire tutti gli altri veicoli

Fiat 501 Torpedo - 1925
Paperina Ragnoli - 1948
Ragnoli Paperina - 1948
Ragnoli Paperina - 1948
Mathis MB - 1927
Lancia Beta Montecarlo
Jawa Sidecar
La Paperina Ragnoli

Un pezzo unico, simbolo di ingegnosistà e di capacità costruttiva artigianale
Un sogno giovanile:
costruire un'automobile!
Quando avevo 7 o 8 anni, attraverso pericolosi gradini. andavo da solo sulla "loggia", dove la famiglia aveva le gabbie dei conigli e nidi dei colombi. A quell'età sapevo già mettere nelle greppie l'erba, che andavo a falciare lungo gli argini, dopo la scuola, in quanto guardavo le due caprette.
Un giorno una strana costruzione in legno attirò la mia attenzione: il mobile era posto su due cavalletti di ferro. Era composto da un piano di assi che a una estremità finiva a punta: da una parte c'era una specie di cassa che finiva in forma conica, dall'altra parte un'altra cassa aperta da un lato e chiusa dall'altro con delle lamelle verticali. Il tutto era di legno; solo nel mezzo c'era un ferro piegato in forma di collo d'oca.
Non riuscivo a capire che cosa era l'insieme con quella strana forma. Sotto i cavalletti ho scoperto una specie di ruota, anche quella in legno, che aveva l'aspetto di un volante.
Ah, ho trovato! Il volante entrava nel tubo centrale per la guida. Era una mini automobile in costruzione. E anch'io cominciai a sognare tante corse in auto.
Purtroppo il costruttore, mio fratello Pierino, a 18 anni dovete partire per Trieste in servizio militare. La "mini", che doveva chiamarsi "Biondetti", in ricordo del famoso pilota, rimase là incompiuta.
Mio fratello, solo dopo due anni di prigionia in Germa­nia, riprese la realizzazione del sogno di gioventù.
A 24 anni si progetta la "Paperina"
Nel 1948 Pierino incominciò la costruzione di "Paperina", frutto di un progetto in testa, realizzato con le sue mani d'oro.
Un meccanico di Bagnolo Mella, conosciuto dal suo amico Abramo, meccanico e saldatore, ha offerto un motore di 125 cc, che purtroppo era senza cambio. A Brescia, presso la ditta di ferramenta, Gheda, si è trovato il cambio desiderato, accoppiandolo al motore.
Allora Pierino con entusiasmo e impegno si è messo al lavoro (nei tempi dopo il lavoro, s'intende!). Ha fatto i modelli in legno da fondere in alluminio presso la fonderia Mora di Gavardo: ruote, porta-cuscinetti e ceppi per i freni bronzine. Per i tamburi dei freni si sono usati tubi, tagliandoli su misura e saldandoli a un lato.
Infine si è montato tutto sul telaio in tubi con coppie di balestre anteriori e posteriori, costruite a San Felice del Benaco sul disegno personale.
Nel 1950, quando tutto fu finito, si fece la prova su strada: tutto andava bene. Ma, "Paperina" non fu collaudata per mancanza del libretto originale del motore. Che bella fregatura! Per fortuna non si aveva fatto la carrozzeria.
Nel frattempo, tuttavia, si è trovato nel fossato della strada provinciale, vicino a casa, una ruota di vespa. Si prende la palla in balzo e si progetta un nuovo tipo di vettura, proporzionata alle nuove ruote.
Pierino ha rimboccato le maniche: ha buttato quasi tutto in ferramenta e ha ricominciato a lavorare. Eravamo nel 1950.
L'amico Abramo allora lavorava a Brescia presso la ditta Galbusera, dove si montava un motore tedesco, Sachs 150 cc, su motocarri leggeri di portata 350 Kg. Si chiese il motore e si ottenne.
Con un motore più potente si è dovuto usare materiale più forte: seriamente si esigeva più sicurezza. Nuova­mente si sono fusi i ceppi, i tamburi, ecc. e perfino un nuovo chassis a trave centrale.
Nell'ottobre 1953 Pierino ha ricevuto la targa per il collaudo, ma il collaudo non fu dato, perché l’ingegnere affermava che "Paperina" si presentava come un giocattolo.
Nel marzo 1954 "Paperina" fu caricata su un motocarro e fu esposta a Brescia presso l'officina Galbusera fino al mese di maggio.
Dopo aver presentato i vari documenti e i disegni richiesti, arrivò il giorno del collaudo. Guidava la vettura il signor Galbusera; l'ingegnere lo seguiva con una Millecento. Per la prova su strada si partì dalla Piazza Tito Speri fino al Castello di Brescia. Fu classificata come esemplare col numero di ufficio per poter circolare. Si pagò 50.000 lire all'ingegnere collaudatore.
Quando "Paperina" rimase in esposizione a Brescia, durante i due mesi, un signore, con insistenza, voleva comprarla per 400.000 lire.
Una domenica Pierino e l'amico Mosconi partirono, senza ruota di scorta, né candela di ricambio, per Montegrotto (Padova) in visita a papà, che era in cura ai fanghi. Ritornarono da Padova fino a Rivoltella sotto una pioggia battente (notiamo che "Paperina" è una vettura scoperta).
A un passaggio a livello ferroviario di Montegrotto le sbarre erano chiuse. Si avvicinò un signore di bassa statura per osservare la "Paperina", davanti, di dietro e perfino di sotto, mettendosi in ginocchio sulla strada. Alla fine disse: «Voi, bresciani, mi avete fregato. Sono dieci anni che sto studiando una simile vettura». Era un ingegnere padovano.
"Paperina" ha battuto altre strade: andò al santuario della Madonna del Frassino, ad Angolo Terme, a Brescia, a Salò, a Gargnano, a Desenzano e altri luoghi.
Più volte la Polizia l'ha fermata, per accertare i documenti. Trovando tutto e sempre in regola, faceva una risatina di meraviglia e lasciava ripartire.
Così per cinque anni si dilettò a viaggiare, solo d'estate s'intende, con l'ammirazione dei passanti. Ma il 26 marzo 1963 "Paperina" terminò le sue corse. Durante la revisione a quella data, per avere i freni anteriori azionati dalla leva a mano e non dal pedale coi freni posteriori, le fu tolto il diritto di circolare su strada.
Per 42 anni rimase in riposo su una impalcatura del garage di casa Ragnoli.
Il giorno 17 dicembre 2005 "Paperina" è partita da Mazzano ed è stata posta nel Museo di auto e moto d'epoca "Nostalgia Club" di Breno. Là ha un meritato posto d'onore e l'ammirazione dei visitatori.
 (Note raccolte da p. Ezio Ragnoli)


Fiat 501
"L'eleganza della torpedo"
La Fiat 501 è uno dei modelli più rappresentativi della
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gruppo vintage
Mathis
"furgoncino anni '20"
La Mathis, auto francese in questo allestimento da furgoncino

Furgoncino
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ultimo aggiornamento sito 26/04/2024

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